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Finanziamento non pagato: cosa succede se non paghi un finanziamento?

Ammin Dicembre 12, 2024 0 Comments

Vuoi sapere cosa succede se non paghi un finanziamento o non ne paghi più una parte? Questo è l’articolo che fa per te. Segui le prossime righe con attenzione.

Cosa succede se non pago un finanziamento? Possono pignorare i miei beni se non pago le rate di un prestito? Posso vendere i beni acquistati con un finanziamento non pagato? Un mancato rientro del debito va in prescrizione?

Queste sono le domande a cui daremo risposta, ma prima di tutto cerchiamo di capire cos’è un finanziamento in modo generale qui di seguito.

Cos’è e come funziona un Finanziamento?

Il finanziamento è una scrittura privata tra banca (o finanziaria) e un beneficiario, la cui sottoscrizione, a differenza di quanto accade per un mutuo, non necessita della presenza di un pubblico ufficiale.

Legalmente, in caso di mancato pagamento delle rate del finanziamento, questo aspetto è fondamentale. L’istituto bancario infatti, per recuperare i propri crediti, dovrà prima avvalersi dell’intervento del tribunale per ottenere un decreto ingiuntivo, e solo successivamente potrà procedere al pignoramento.

In caso di ritardo nel pagamento di una rata, l’ente creditore provvede a comunicare l’insoluto prima telefonicamente e poi tramite raccomandata di sollecito. Solo in caso di esito negativo, trasmetterà la pratica ad un ufficio di recupero crediti per cercare di ottenere l’importo del finanziamento non pagato.

Segnalazione SIC e CAI: Cosa rischio?

Ogni giorno, tantissime persone si rivolgono alle finanziarie per ottenere un prestito che consenta loro di disporre di un’immediata liquidità per affrontare le spese più disparate.

Prestiti per l’acquisto di un’auto, finanziamenti per rette universitarie, prestiti personali o per l’acquisto di arredamenti e tante altre spese per la casa.

Quando si effettua una richiesta di finanziamento, i dati del richiedente vengono immediatamente trasmessi ai SIC (sistema di informazioni creditizie), un data base all’interno del quale vengono raccolte le informazioni fornite da istituti di credito su tutti coloro che ottengono un prestito e i nominativi dei debitori inadempienti rispetto al rimborso.

Esistono due tipologie di banche dati:

  • SIC (sistemi di informazioni creditizie) come CRIF ed Experian, contenenti i dati dei debitori, dei loro finanziamenti, durata, importo, puntualità nei rientri e soprattutto eventuali irregolarità nel pagamento delle rate
  • CAI (Centrale Allarme Interbancaria) o Centrale Rischi, controllata direttamente dalla Banca d’Italia, contenente i dati di coloro che non pagano le rate dei finanziamenti e sono per questo considerati inaffidabili. Tuttavia, all’interno di questa banca dati vengono segnalati solo i cattivi pagatori, che dopo aver ricevuto avviso di sollecito per mezzo raccomandata, continuano a non adempiere ai propri doveri con l’ente creditore.

L’iscrizione alla Centrale Rischi comporta delle conseguenze importanti come l’impossibilità di emettere assegni, richiedere nuovi prestiti, aprire un nuovo conto corrente e utilizzare carte di credito.

Cosa succede se non pago un Finanziamento?

Gli istituti di credito, molto spesso, si rivolgono a società private di recupero credito che con modi insistenti e poco accomodanti fanno pressione sui debitori affinché paghino il prima possibile.

In caso di mancato pagamento di una rata, il debitore dovrà pagare, oltre agli interessi corrispettivi (dovuti per contratto), gli interessi moratori dovuti a causa del ritardo.

La legge stabilisce che tutte le società finanziare, per ottenere il recupero delle rate insolute, debbano rivolgersi al tribunale con richiesta di decreto ingiuntivo, un provvedimento con efficacia esecutiva immediata, attraverso il quale il giudice intima al debitore il pagamento di quanto dovuto alla banca.

Durante i 40 giorni consecutivi alla notifica del decreto ingiuntivo da parte del debitore, quest’ultimo potrà proporre opposizione, in mancanza della quale il decreto diviene definitivamente esecutivo senza alcuna possibilità di essere impugnato.

Dopo la notifica del decreto ingiuntivo, il creditore deve comunicare un atto di precetto al debitore, con l’intimazione a pagare quanto dovuto entro 10 giorni.

Trascorso tale termine, la banca può procedere al pignoramento dei beni procedendo con la vendita all’asta tramite il tribunale al fine di recuperare le somme spettanti.

Tra i beni oggetto di pignoramento rientrano:

  • Beni immobili (inclusa la prima casa)
  • Beni immobili di valore
  • Automobili
  • Stipendio e Pensione (di 1/5 del loro importo mensile ad esclusione della pensione minima vitale)
  • Conti correnti
  • Canoni di affitto
  • Crediti nei confronti di terzi

È importante sapere anche che, un finanziamento non pagato può rientrare nell’asse ereditario, trasformandosi in un debito per gli eredi in caso di decesso del contraente.

Finanziamento non pagato: La Soluzione

Siamo arrivati alla conclusione e alla soluzione finale per chi non ha pagato un finanziamento o delle rate, ed è moroso.

Purtroppo da come abbiamo visto prima, le conseguenze dei non pagamenti di un finanziamento sono molteplici e spesso non risolvibili nei modi classici. A parte rientrare nei cattivi pagatori, si rischia di perde il proprio immobile, o parte di esso e molte altre conseguenze.

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